TALKING CLOTHES (2008)

Le stoffe africane contengono veri e propri messaggi verbali tradotti in motivi astratti. Le frasi riguardano la condizione femminile, la politica, le allusioni alle rivalità, le situazioni economiche.
Esempi di frasi scritte al telaio con motivi geometrici: “ ho un marito capace...” “ se esci tu, esco anch’io...” “L’occhio dell’altra...” “ se non sei ricco, non mi salutare...”
In Talking Clothes ho cercato nuove frasi, scritte con l’onda sonora, più consone al contesto in cui mi trovo.
Solo una è rimasta la stessa: “ se non sei ricco, non mi salutare...” in quanto trait d’union  tra le culture.
In Talking Clothes l’onda sonora della mia voce registrata crea i motivi geometrici dentro al quadro  e veicola i messaggi. IL lavoro è raccolto in libri, singole fotografie e video.

TALKING CLOTHES (2008)

African fabrics contain real messages translated into abstract patterns. The phrases concern the situation of women, politic, allusions to rivalry, economic situations.
Examples of sentences written using loom and geometric pattern: “I have a husband capable of...” “if you leave I also leave...” “Other's eye...” “if you are not rich do not salute me...”
In Talking Clothes I have looked for new phrases, written with the sound wave, more suited to the context in which I am in. Only one has remained the same: “if you are not rich do not salute me...” as trait d’union between cultures.
In Talking Clothes the sound wave of my recorded voice creates the geometric patterns inside the painting and conveys the messages. The work is collected in books, single pictures and videos.

UN DRITTO,UN ROVESCIO.

“1Dr; 1 Rv;” ( un dritto, un rovescio) è un lavoro a maglia sonoro, un patchwork al silicio, un reading ritmico. E’ un lavoro basato su improvvisazioni e sovrapposizioni. Foto, testi, musica, voce sono completamente originali. E’ un progetto pensato come una sovrapposizione che tiene conto dei lati d’ombra, degli errori, del lato catastrofico degli eventi. La scatola contiene i 12 CD che compongono l’intera opera 10 copie per numero. Ogni numero cambia per atmosfere e usi degli strumenti.

Il n°1 riprende alcune basi per installazioni e le rielabora costruendo i testi. Inizio 2003.
Il n°2 viene pensato e costruito dando un nome specifico ai lavori a maglia sonori improvvisati.
Il n°3 contiene una riflessione musicale sui concetti del feng-shui tra shar-negativo e ricerca del del luogo perfetto.
Il n°4 contiene un testo cantato a rovescio con improvvisazione di pianoforte.
Il n°5 si presenta con un testo dritto e la musica rovesciata.
Il n°6 è una “maglia a treccia sonora”.
Il n°6a è un’ improvvisazione sollecitata dall’evento Tsunami.
Il n°7 è “un Montricot” e si basa su improvvisazioni diverse con lo stesso testo.
Il n°8 è costruito con serie numeriche patologiche (Fibonacci, Polvere di Cantor, sequenza antenati).
Il n°9 introduce variazioni con l’uso di un nuovo strumento:il tablamachine. Il numero nove ricorre  nella progettazione architettonica della città di Jaipur alludendo alle simbologie matematiche e mistiche.
Il n°9a contiene  songs di linguaggi inventati(Yamanà-ymanà) e costruzione digitale delle musiche.
Il n°10 in realtà il dodicesimo, è la continuazione del precedente.

La performance è contenuta in un video dal titolo “CONCERTO IN_CERTO” in cui cerco di visualizzare il percorso a intrecci e sovrapposizioni e gli strumenti via via usati. 2003-2006 Collaborazioni: Claudio Mezzo(grafica) Marco Giaccaria (mixaggi musicali).

ONE STRAIGHT,ONE REVERSE.

“1Dr; 1 Rv;” (one straight, one reverse) is a knit work sound, a silicon-patchtwork, a rhythmic reading . It is based on improvisation and overlapping. Photos, text, music, voices are completely original.
It is a project tought as an overlapping that consider the dark side, the errors, the catastrophic events.
The box consist of 12 CD that make up the opera, 10 copies each number. Each number is different by kind of feeling and instruments used.

The n°1 resumed some bases for installations and transform them building the texts. Starting in 2003.
The n°2 is thought and built by giving a specific name to the knit work to mesh sound improvised.
The n°3 contains a musical reflection on the concepts of Feng-Shui between shar-negative and search for the perfect place.
The n°4 contains the text sung upside down with improvisation of piano.
The n°5 shows the text straight and the music reversed.
The n°6 is a “mesh to braid sound”.
The n°6a is an improvisation solicited by the event Tsunami.
The n°7 is a “montricot” and is based on different improvisations with the same text.
The n°8 is built with series numerical pathological (Fibonacci, Powder of Cantor, Sequence ancestors).
The n°9 introduces changes with the use of a new instrument: the tablamachine. The number nine recur in architectural design of the city of Jaipur alluding to mathematical and mystical symbols.
The n°9a contains songs of invented languages (Yamanà-ymanà) and construction of digital music.
The n°10 actually the 12, is the continuation of previous.

Tne performance is included in a video named “CONCERTO IN_CERTO” where I try to visualize the path to plots and overlapping and instruments used. 2003-2006 Collaboration: Claudio Mezzo(graphic) Marco Giaccaria (music mix).

WWW.

IL LIBRO DEL WU (2003) (istruzioni e suggestioni) “se tutte le cose diventassero fumo [se cioè perdessero la loro materialità e il modo materialistico di essere considerate] le narici le riconoscerebbero come distinte l’una dall’altra”. Eraclito (da Hillmann).
LEVINAS ( La realtà e la sua ombra 1984): l’immagine è testimone silenziosa dell’assenza del soggetto stesso come se l’oggetto rappresentato morisse,si degradasse,si disincarnasse nel suo riflesso.
COMOLLI (Risonanze 1993) La realtà non è soltanto ciò che è ma anche il suo doppio:l’essere è rivestito di una sorte di veste che lo duplica,lo raddoppia come una “natura morta”. Non si tratta di guardare verso l’infinito ma vivere nel mondo guardandolo dall’infinito del suo sorriso. Questo progetto è un ripensamento tra foto,fotocopia,visione reale,costruzione suggestiva.
E' un progetto simile a “tricking” in cui, attraverso continui “tradimenti” e rielaborazioni, cerco nuovi modi di vedere e di porre i problemi.
WU è l’ideogramma che indica il vuoto nella filosofia orientale.
WWW è la sigla che ci apre Internet.
NELLA FILOSOFIA ORIENTALE IL VUOTO E' CIO' CHE PERMETTE AL PIENO DI ESISTERE.
Il fumo e la nebbia sono indicazioni del vuoto e della compresenza di esso nel paesaggio. Nella nostra cultura, invece, si assiste a concetti opposti e divergenti. Nelle mie foto il paesaggio viene, quindi, frammentato, distorto con uno “scratching” sulle immagini con elaborazione manuale sulla fotocopiatrice. Anche la colonna sonora è costruita secondo una doppia visione: “Il Rumore del WU” è il suono rielaborato ( in versione doppia) del ghiaccio secco, usato per le foto, mentre scivola nello scarico del lavandino. E’ un’operazione zen di un Dj rock.
Il progetto ha un’estensione testuale. Ho letto brani di Derrida su: “Le scarpe di Van Gogh”.
Il progetto originale viene poi ripreso e modificato (ciò avviene per molti altri lavori). Alcune immagini sono poi state riadattate con il computer mentre nel progetto originale l’illusione grafica è stata ottenuta con passaggi mauali alla fotocopiatrice.

WWW.

BOOK OF THE WU (2003) (instructions and suggestions) if all things become smoke [if that would mean lose their materiality and the materialistic way of been considered] the nostrils would recognize them as separate one from another. Heraclitus (from Hillmann).
LEVINAS (the reality and its shadow 1984): the image is the silent witness of absence of the subject itself as if the object represented died, deteriorated, disconnected in its reflection.
COMOLLI (resonances 1993) the reality is not only what is, but also its dual: the beeing is covered with a sort of vest that duplicte it, the doubles it as a still life.
This is not to look at l infinite but to live in the world looking to its indefinitely smile. This project is a an afterthought between photos, photocopy, real picture, suggestive construction .
It is a project similar to “tricking” in which, through continuous “betrayals” and elaboration, I'm trying to find out new ways to see and to place the problems.
Wu is the ideogram that indicates the vacuum in eastern philosophy.
WWW is the symbol that opens us Internet.
IN THE EASTERN PHILOSOPHY VACUUM IS WHAT ALLOW THE FULL TO EXIST.
The smoke and fog are indicators of the vacuum and of the occurrence of it in the landscape. In our culture, instead, we are witnessing opposite and divergent concepts.
In my picture the landscape is, therefore, fragmented, distorted with a “scratching” on the images with manual processing on photocopier. Also on the soundtrack is built accordingly to a double vision: the noise of Wu is the sound revised (in a double version) of dry ice used for photos while sliding in the sink. It is a Zen operation of a DJ rock.
The project has a textual extension. I have read passages of Derrida about: “the shoes of Van Gogh”.
The original project is then taken up and modified (this is for many other jobs). Some images have been readapted with the computer, while, in the original project, the graphic illusion was obtained with manual processing on photocopier.

TRICKING.

TRICKING: progetto fotografico iniziato nel 1998 e continua.
E' il percorso di una stoffa che si sostituisce alla realtà riproducendone un'altra.
La stoffa è Trickster: colui/colei che mette a fuoco le contraddizioni.
La stoffa sa che cosa non è: non è Land Art, non è Body Art, non è un diario privato, non è la coperta di linus, non è narrative Art.
La stoffa narra raccontandosi. Il mio corpo è un prestito alla fisicità dell'azione.
Gli eventi non sono preordinati: nascono dalle situazioni contingenti.
Le performances sono solitarie e rimangono gli scatti fotografici a documentare l'evento.

TRICK ( trucco, artificio, frode, abilità di mano, vezzo)
TRICKSTER (colui/colei che mette a fuoco le contraddizioni) (1)
TRICKING:

- è ambientalista ( ci dice che un altro mondo è possibile)
- è il falso costruito dall’uomo per riprodurre il concetto di natura nel vestire/ricoprire è un gioco: “ i giochi son fatti per andare oltre” (2)
- è kairos ( momento unico, convergenza)
- è metamorfosi è il linguaggio del gioco “asobase katoba” (3)
- è anacronistico (4)
- è l’indefinibilità della verità (5)
- è so-hum (6)
- è komuso (7)
- è la filosofia “AS IF” (8)
- è il denaro (9)
- è il messaggio (10)
- è uno scampolo, un residuo …..

NOTE:
(1) – Trickster il giullare divino secondo C.G.Jung. (2) – Frase di P. Pascali. (3) – ad es. per dire: 'vedo che sei arrivato a Tokio' si può variare con: 'vedo che stai giocando a essere a Tokio'. (4) – 'Che cos’è il contemporaneo?' di G. Agamben. (5) – 'è vero dire di ciò che è, che è, e di ciò che non è, che non è'. di Tarskji. (6) – 'tu esisti, pertanto, io sono' (sanscrito). (7) – mendicante che si copre il capo con un cesto e viaggia suonando il flauto (personaggio della tradizione giapponese). (8) – 'La filosofia del come se' di H. Vaihinger. (9) – stoffa usata come denaro nell’antica Cina. (10) – riferimento alle stoffe africane (kente).

TRICKING.

TRICKING: photographic project started in 1998 and continues.
It is the path of a fabric that replaces the reality with another one.
The fabric is trickster: he/she which focus the contradictions.
The fabric know what is not: it is not land art, it is not body art, is not a private diary, is not the Linus' blancket, is not narrative Art.
The fabric narrates telling itself. My body is a loan the physicalness of the action.
Events are not pre-ordinated: they come from the situations.
The performances are solitary and the photographic shots remain to document the event.

TRICK (trick, artifice, fraud, ability, bad habit)
TRICKSTER (who brings out the contradictions) (1)
TRICKING:

- is environmentalist (there says that another world is possible)
- is the false built by man to play the concept of nature in dress/play game: the games are made to go beyond (2)
- is kairos (unique moment, convergence)
- is metamorphosis is the language of the game “asobase katoba” (3)
- is anachronistic (4)
- is the undefined truth (5)
- is so-hum (6)
- is komuso (7)
- is the philosophy “AS IF” (8)
- is the money (9)
- is the message (10)
- is a snip, a residue ...

NOTE:
(1) – Trickster the divine joker second C. G. Jung. (2) – Phrase of P. Pascali. (3) – e.g. to say:' I see that you have arrived in Tokyo' you may vary with: ' I see that you are playing to be in Tokyo'. (4) – 'What is the contemporary?' of G. Agamben. (5) – 'is true to say of what it is, that is, and what it is not, that it is not''. Tarskji. (6) – 'You exist, therefore, I am' (Sanskrit). (7) – Beggar that covers his head with a basket and travel playing the flute (character from the Japanese tradition). (8) – 'the philosophy of as is' of H. Vaihinger. (9) – Fabric used as money in ancient China. (10) – reference to African fabric (Kente).